18/10/17

Brevemente su Puccini e Rose Ader, e poi una lettera meglio di Totò e Peppino



Qualcuno mi ha chiesto di scrivere su Rose Ader (1890-1955) che sarebbe l’ultimo grande amore di Puccini. E’ l’argomento più difficile da trattare perché è ancora aperto. La relazione con la Ader è breve (1921-23), lei è un soprano tedesco di non grandissimo talento; quando si incontrano lui ha 62 anni, lei 31. Puccini cercherà di facilitare la carriera di lei senza grande successo; dal Metropolitan  gli scrissero che per artiste di quel livello (cioè mediocre) dovevano scritturare americane e non straniere. Luigi Ricci, un maestro collaboratore dell’opera di Roma che ha scritto un libro interessante sull’interpretazione di Puccini secondo le sue stesse istruzioni, dopo aver sentito la Ader cantare Mimì si domandò come Puccini potesse averla scelta per cantare Suor Angelica in Germania. Devo dire che dalle registrazioni che ci sono rimaste la voce non è affatto brutta, sembra che fosse però molto piccola.

La Ader deve essere stata più intelligente delle altre perché non si deve essere mai illusa che Puccini l’avrebbe sposata; immagino che abbia chiuso lei stessa la relazione per sposarsi con il barone Trigona, siciliano. Nata ad Odenberg e vissuta prevalentemente ad Amburgo, in quanto ebrea dovrà scappare dalla Germania nel 1933, terminerà la sua carriera come insegnante di canto a Buenos Aires. Era oggettivamente una donna molto bella e c’è una bella foto di lei insieme con Puccini.
La corrispondenza verso la Ader non è stata distrutta come è successo con Cori e la von Stengel, ma è interamente di proprietà privata e generalmente  non disponibile per lo studio. In realtà ci sono in vendita sul mercato antiquario molte lettere indirizzate a lei che poco per volta stanno emergendo. Ma fino a quando non ne saranno emerse in numero sufficiente è difficile fare uno studio. Penso che in qualche soffitta ci siano anche le risposte di lei, ma per quello che ne so non sono mai state pubblicate.

Con la Ader Puccini mette in scena il suo solito repertorio di incontri furtivi, giri pesca con la copertura di amici (spesso Schnabl), gelosie di Elvira che a dire il vero ormai era spompata per cui non insiste nemmeno più di tanto. Questa volta niente ombrellate. La Ader, almeno inizialmente, parlava poco l’italiano, per cui Puccini le scriveva in una sorta di linguaggio da negri, intervallato dalle tre o quattro parole che Puccini sapeva in tedesco.

Prendo la lettera seguente dal catalogo di una casa di aste, è andata in vendita nel 2014. Venduta cara per 4500 dollari, ma li vale tutti. Per capirla bisogna sapere una cosa: dal 1903 l’Elvira leggeva tutta la corrispondenza di Puccini, o apertamente o di nascosto. Per cui Puccini si faceva mandare le lettere più compromettenti al fermo posta (posta restante) di Viareggio; tutti erano istruiti che le lettere indirizzate a Torre del Lago non contenessero nulla che potesse scatenare la gelosia dell’Elvira.
Qui Puccini fa un passo avanti: sapendo che l’Elvira gli apre la posta, fa scrivere alla Ader una lettera di copertura apposta perché l’Elvira la legga e non si insospettisca all’arrivo di lei. Anche Puccini è un po’ spompato e non è più epoca di inseguimenti e ombrellate in pineta. Anzi, detta lui stesso la lettera alla Ader, in un italiano aulico e studiatamente sgrammaticato. Unito al linguaggio semplificato per amanti estere del resto della lettera, con in più una frecciatina all’odiato concorrente Richard Strauss, il risultato è  di comicità irresistibile. Neanche uno sceneggiatore avrebbe potuto scriverla.
Anche queste cose ci fanno amare il sor Giacomo.

20/8/21, Giacomo Puccini da Monaco a Rose Ader

Ricevuto telegramma da Berlino jeri. Oggi / ore 9 / non ancora tue notizie di Hamburg.
(nota a margine: ore 10 ricevuto tuo gut caro telegramma grazie tesoro mio!)

Tu devi scrivere subito lettera a me a Torre del Lago no posta restante. Fare scrivere adresse alla sig.a Seeligman perché meglio ricevere casa mia perché con tua calligrafia non rimanga posta restante.
Scrivi così: Illustre Maestro ai primieri giorni settembre io con famiglia Seeligm. venire Viareggio. Non so se Lei, caro Maestro, si ricorda di me. Mi ha conosciuta a Roma con Nikish ai concerti. Sono la sua sua Suor Angelica di Hamburg. Spero avere sua protezione per canto. Italia studiare molto grande desiderio imparare bella lingua. Scusi. Molti saluti. Rose Ader.

Hai ben capito? Puoi scrivere anche altre parole anche più lunga lettera in cattivo italiano. Scrivi subito mia casa Torre del Lago bei Viareggio Italien senza Pisa.
Così io spero più facile vederci. Meno mistero e forse non dolori per noi. – Spero . –

Ieri teatro Josef e altra opera – bello spettacolo
Ma non buona musica Strauss poco bello

Forse mia Gattin [moglie] aprire mit vapore tua lettera e leggere – gut!

Mia dolcissima quanto ho pensato a te! Ho detto a Schnabl essere sempre contradizione molto noiosa, grande scena con lui, adesso buon servitore!
Addio mio amore santo

Mille e mille baci sulla tua bocca bella sugli occhi tuo Muckili


Nessun commento:

Posta un commento